martedì 23 dicembre 2014

AUGURI E RINGRAZIAMENTI

Auguriamo ai nostri ospiti, alle loro famiglie
e a tutti i visitatori del nostro blog

BUON NATALE
e
FELICE ANNO NUOVO

con la speranza che il 2015 porti a tutti serenità e salute.



Le Feste di fine anno sono anche l'occasione per fare un bilancio di questo primo anno di vita della casa vacanze.
Nel 2014 che si chiude i 3 cipressi ha ospitato 22 gruppi, per lo più familiari, per un totale di 86 persone provenienti da 13 diversi Paesi, ed è stata occupata per 125 giorni.
Un risultato lusinghiero!
Grazie a tutti i nostri ospiti, anche per i loro giudizi davvero gratificanti. Alcuni di loro hanno rilasciato meravigliose recensioni sui siti attraverso i quali ci hanno contattato, ma tutti in generale hanno avuto per noi e per la casa apprezzamenti positivi.
Per confermare questa partenza alla grande, ed incoraggiare tutti i potenziali nuovi ospiti, abbiamo deciso di mantenere anche per il 2015 gli stessi prezzi del 2014.

GRAZIE!

Patrizia, Nanni e Lucia.

lunedì 24 novembre 2014

COLORI D'AUTUNNO



 Il fascino romantico dell'autunno
avvolge le colline toscane.












Mentre l'olivo aspetta l'inverno
con solenne indifferenza,








il melograno e la vite,
prima di spogliarsi nudi,
regalano calde sfumature
di gialli, di rossi e di bruni.








Il verde acceso del corbezzolo
si macchia di rossi frutti gustosi.







Antiche pietre
messe su 'a secco'
sostengono i 'greppi'
che promettono
profumate lavande
per l'anno venturo,

e le vivaci bacche
della pyracanta
bucano il velo di nebbia.
E' la stagione delle mandorle,
del formaggio con le noci,
delle passeggiate per funghi,
d'un bicchiere di chianti 
ed un buon libro la sera
davanti al fuoco
della stufa a legna.

lunedì 22 settembre 2014

DOVE ALL’ULIVO SI ABBRACCIA LA VITE

Sulle colline toscane si avvicina l’ora della vendemmia e del vino novello.
Il vino non è solo una bevanda, un prodotto. In molti luoghi del mondo e fin dall’antichità è cultura e poesia, la vite è paesaggio e simbolo.
Colline dorate, baciate dal sole, che indugia caldo, generoso a granire acini sodi canta una poetessa senese contemporanea, Maria Teresa Santalucia Scibona.
Francesco Redi, poeta aretino del ‘600, nel suo Bacco in Toscana, diceva che il dio del vino fermato avea l’allegro soggiorno ai colli etruschi intorno e cantava del vitigno, sì benigno, che vermigliuzzo, brillantuzzo, fa superbo l’Aretino che lo alleva in Tregozzano e tra i sassi di Ciggiano.
Giovanni Pascoli, a fine ‘800, rifletteva: Dicesti il tempo è bello ma non dura, e vendemmiasti.
E Baudelaire: L’anima del vino cantava: so bene quanta pena, quanto sudore occorra sulla collina in fiamme, sotto il sole cocente.
Prima di lui Dante Alighieri: Guarda il calor del sole che si fa vino.
Anticamente Orazio esclamava: Nunc est bibendum! Ora bisogna bere! E Omero: Il vino pazzo spinge anche l’uomo saggio a intonare una canzone.
L’eco di quelle odi è giunto fino a noi attraverso
I 3 cipressi: viti e ulivi alla vecchia maniera
E' l'ora di vendemmiare 
Vigne e ulivi sulle colline di Muciafora
i secoli e mille sono le citazioni possibili:
C’è saggezza nel vino (Jack Kerouac); A Bacco, all’amicizia sacro i venturi giorni (Giuseppe Parini); Bevvi avidamente un’anfora di vino (Anacreonte – VI sec. a.C.); La felicità, come un vino pregiato, va assaporata sorso a sorso (Feuerbach); Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico (Molière); Un buon vino è come un buon film: dura un istante e ti lascia in bocca un sapore di gloria (Federico Fellini); Amo sulla tavola, quando si conversa, la luce di una bottiglia di intelligente vino (Pablo Neruda); Il vino raggiunge la bocca e l’amore raggiunge gli occhi (W.B.Yeats); Ha tre grappoli la vite: bevi del primo il limpido piacere, bevi dell’altro l’oblio breve e mite, e più non bere (Pascoli)… e potremmo riempire pagine e pagine.
Sul vino, sull’uva si fonda la saggezza di molti proverbi toscani:
Il vecchio pianta la vigna, e il giovane la vendemmia.
Un canestro d’uva non fa vendemmia.
Ramo corto, vendemmia lunga.
La vigna pampinosa fa poca uva.
Gabriele d’Annunzio lodava l’uva matura di Muciafora corcata al solatio d’un suolo arsiccio.
Ed allora l’autunno che inizia è una bella stagione per passare qualche giorno su queste colline, tra le viti e in compagnia di un buon bicchiere.

Poi scivolammo tra valli fiorite, dove all’ulivo si abbraccia la vite (Fabrizio de André, La Buona Novella, Il sogno di Maria).

sabato 16 agosto 2014

AREZZO, UN SETTEMBRE INTENSO

Giostra del Saracino in Piazza Grande
I musici della Giostra
Sbandieratori
Piazza Grande in Arezzo
Secondo tradizione, nei primi giorni di settembre Arezzo si anima di manifestazioni. Il visitatore si troverà coinvolto in un'aria di festa, con vie e piazze piene di gente e mille spunti d'interesse. Ecco cosa ci aspetta.

Domenica 7 settembre si corre in Piazza Grande la GIOSTRA DEL SARACINO, con centinaia di figuranti in costume medievale, a piedi e a cavallo. Per l'intera settimana che precede la Giostra la città è imbandierata, i quartieri si animano a festa con cene ed eventi, e in piazza ci sono le prove. Si comincia domenica 31 agosto, di mattina, con l'estrazione delle carriere. Da decenni l'edizione moderna della Giostra, che riprende un'antica tradizione che risale al Medioevo, accende la passione degli Aretini e attira migliaia di visitatori.

Nello stesso fine settimana, da venerdì 5 a domenica 7 settembre, si tiene la più bella edizione dell'anno della FIERA ANTIQUARIA, la prima e la più ricca d'Italia. In questa occasione decine e decine di espositori propongono pezzi rari e curiosità, e si possono fare ottimi affari. Ma è suggestiva anche solo una passeggiata tra i banchi schierati sotto i grandi alberi del parco pubblico, al Prato, tra la Cattedrale e la Fortezza, nella parte alta della città, passando dai figuranti del Saracino ai soprammobili d'epoca mentre la vista si bea degli scorci panoramici.
La piazza con la Fiera Antiquaria


 
Fiera del Mestolo in piazza S. Agostino

Non si sarà ancora spento l'eco della Giostra che, il 9, il 10 e l'11 settembre si svolgerà la tradizionale FIERA DEL MESTOLO. 300 espositori, nella bella piazza Sant'Agostino e nelle vie intorno, offrono utensili in legno e articoli casalinghi, oggetti in vimini, prodotti agricoli e macchinari per l'agricoltura. Una fiera giunta fino a noi dal mondo contadino, quando gli attrezzi per la casa e i campi erano soprattutto in legno. Il tradizionale mestolo la fa da padrone e viene proposto in mille fogge e misure. Una fiera curiosa e divertente: un allegro bagno di folla.

Per vivere pienamente tutte queste manifestazioni, il visitatore potrà naturalmente far base nella quiete della casa vacanze i 3 cipressi, sulle colline a pochi chilometri dalla città.

Alcuni links:

mercoledì 13 agosto 2014

62° CONCORSO POLIFONICO

DAL 23 AL 31 AGOSTO 2014
AREZZO, BASILICA DI SAN DOMENICO
INGRESSO GRATUITO


Il Concorso Polifonico Internazionale Guido d'Arezzo è uno degli eventi più importanti che coinvolge la città e la provincia. E' giunto ormai alla 62° edizione e vi partecipano cori da tutto il mondo. La location è suggestiva: una delle più belle e antiche chiese di Arezzo.
Arezzo, Basilica di San Domenico
Polifonico, un coro orientale
Esibizione in San Domenico
sotto il Cristo del Cimabue

Subito la citazione dei due concerti più importanti: quello con Alessandro Brustenghi, noto come Frate Alessandro di Assisi, mercoledì 27 agosto alle 21 e quello degli Armonisti Anonimi venerdì 29 agosto a chiusura della serata.
Il Concorso, organizzato dalla Fondazione Guido d'Arezzo, vedrà quest'anno la partecipazione di 22 cori, di cui 16 per il Concorso Internazionale, provenienti da Croazia, Estonia, Francia, Indonesia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Ungheria, Ucraina e ovviamente Italia. Arezzo si pone al centro della polifonia mondiale.
L'edizione 2014 si aprirà inoltre con una mostra di spartiti di canti della prima guerra mondiale nel centenario di quel tragico conflitto, a cura di Carlo Pagliucci.
In realtà i concorsi sono diversi: nei sette giorni della manifestazione si terranno il 62° Concorso Polifonico Internazionale, il 31° Concorso Polifonico Nazionale, il 29° Festival Corale Internazionale di Canto Popolare, il 16° Concorso Internazionale di Composizione oltre al Masterclass per Direttori di Coro che aprirà i concerti domenica 24 agosto alle ore 15 con due straordinari maestri, Javier Busto e Bruno Boterf.
Il Concorso Polifonico Internazionale nacque nel 1952 grazie alla iniziativa dell'Associazione Amici della Musica di Arezzo. Nel 1983 venne istituita la Fondazione Guido d'Arezzo, nel cui seno, dal 2001, cominciò ad operare il Centro Studi Guidoniani riconosciuto nel 2006 come istituzione culturale dal Ministero per i Beni e Attività Culturali.

Naturalmente i 3 cipressi si propone ai cultori del canto polifonico come ottima base per partecipare a questo grande evento.

Per informazioni consultare il sito www.polifonico.org
Notizie e programma anche su www.arezzoturismo.it


domenica 27 luglio 2014

UNO DEI BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA: POPPI

Lucia Cheli, illustrazione a china
per il romanzo "Ruga Mastra"
La sera dell’11 di giugno del 1289 un violento temporale interruppe il massacro: nella piana di Campaldino, sotto il castello di Poppi, una delle più cruente battaglie del medioevo si concluse con la vittoria della lega guelfa guidata da Firenze e la disfatta dell’armata ghibellina, il cui capo, il vescovo guerriero di Arezzo Guglielmino degli Ubertini, trovò la morte nello scontro.
Con lui morirono migliaia tra fanti e cavalieri, 1700 solo di parte aretina, nella furibonda zuffa d'un sol giorno, epilogo di decenni di scontri tra guelfi e ghibellini in Toscana.
La vittoria guelfa segnò il trionfo della ricca borghesia mercantile contro l'antica nobiltà feudale, l'inizio della fine per la secolare civiltà medioevale.
Alla battaglia partecipò anche, nelle file fiorentine, il giovane Dante Alighieri, che la ricorderà poi nella Divina Commedia.


Il castello di Poppi
Oggi al centro della piana una colonna ricorda l’evento e la silhouette del castello si staglia fiera nel cielo del Casentino, alta sulla vallata.
Il borgo di Poppi è classificato come uno dei “Borghi più belli d’Italia”.
La sua torre dei Diavoli ospita, secondo la leggenda, il fantasma della bella Telda, che dopo ogni notte d’amore gettava in fondo ad un pozzo i suoi giovani amanti.
All’estremità del borgo l’abbazia benedettina di San Fedele è uno splendido esempio di  stile romanico. Fu costruita nel XII secolo, quando i monaci vi si trasferirono dalla vicina Strumi, ricostruita nel sec. X su impianto del V-VI sec.
Dora Noies, 1916
Poppi e il suo castello
La storia di Poppi, del suo castello, dell’abbazia e di tutto l’alto Casentino fu legata per secoli a quella della potente famiglia dei conti Guidi, da Tegrimo II detto Bevisangue a Guido Guerra I, figlio adottivo della contessa Matilde di Canossa, fino a Guido Guerra III il Vecchio, che all’inizio del Duecento sposò la bella Gualdrada e divise tra i cinque figli gli immensi possedimenti della famiglia in tutto l’Appennino tosco-romagnolo.
Arcobaleno su Poppi
Al tempo della battaglia di Campaldino il conte Guido Novello, signore di Poppi, era anche podestà di Arezzo e capitano della riserva dell’esercito Ghibellino, ma si accordò con Firenze ed abbandonò la battaglia rifugiandosi nel suo castello. Il potere dei Guidi si esaurì nel Quattrocento, quando Poppi e l’alto Casentino passarono sotto il dominio diretto di Firenze.
La visita a Poppi trova il suo culmine nello splendido cortile interno del castello con l'intreccio dei suoi scaloni di pietra.


Da i 3 cipressi si raggiunge Poppi in circa mezzora, sulla strada di fondovalle che risale l’alto corso dell’Arno.

Le foto sono tratte dalle pagine Facebook:
- Quota, quando il passato torna sempre presente
- Le bellezze del Casentino e la sua Storia
- Casentino selvaggio. 

sabato 12 luglio 2014

LA CASA MUSEO DI IVAN BRUSCHI

La Casa Museo Ivan Bruschi è l'antica dimora dello storico antiquario aretino Ivan Bruschi, ideatore e animatore della Fiera Antiquaria di Arezzo, che quest'ultimo ha voluto lasciare in eredità a Banca Etruria, amministratrice della struttura tramite la Fondazione Ivan Bruschi.
Patrizia Borri, Antichi Studi
olio su tela 40x50
ripropone un angolo di Casa Bruschi
Situata nel cuore del centro storico di Arezzo, di fronte alla Pieve di Santa Maria, nel restaurato Palazzo del Capitano del Popolo risalente al XIII sec., Casa Bruschi è oggi un museo che si sviluppa su tutti e tre i piani dell’edificio terminando con una terrazza da cui si può godere un’incantevole vista.
Nell’aprile 2014, grazie al contributo di Banca Etruria, è stato ricostruito il confinante Palazzo della Fonte
Nuove sale sono adesso a disposizione del Museo.
La Casa Museo Ivan Bruschi è oggi uno spazio culturale che ospita mostre temporanee, percorsi e laboratori didattici, conferenze, spettacoli teatrali, concerti.
Dalla collaborazione tra la Fondazione Ivan Bruschi e la Galleria degli Uffizi è nata la mostra "Nelle stanze dei Granduchi. Dagli Uffizi ad Arezzo": opere scelte dalle collezioni medicee, inserita nella collana ‘La città degli Uffizi’ ideata dal Direttore della Galleria Antonio Natali e destinata ad animare l'estate culturale aretina. 
L'esposizione, inaugurata lo scorso 25 giugno, resterà aperta al pubblico fino a domenica 5 ottobre 2014. 
Casa Museo Ivan Bruschi - il logo del sito
Saranno trenta le opere esposte all’interno della Casa Museo, tutte di notevole importanza artistica e storica. Fra gli artisti si segnalano Paolo Veronese, Cristofano Allori, Pietro da Cortona, Salvator Rosa, Alessandro Magnasco, Sebastiano Ricci. I quadri selezionati per questa mostra fanno per lo più parte, infatti, del patrimonio della famiglia Medici, oggi distribuito nei principali musei di Firenze ma in origine conservato ed esposto quasi integralmente nella reggia di Palazzo Pitti, scrigno di capolavori che destava la meraviglia dei viaggiatori italiani e stranieri ammessi a corte.
La Casa Museo di Ivan Bruschi è un vero scrigno d'arte e di curiosità, un gioiello incastonato nel centro storico di Arezzo, che vi propone una visita non usuale, interessante e originale.
Un'altra meta da non mancare per scoprire una Toscana incredibile, a pochi minuti dalla casa vacanze I 3 CIPRESSI.


domenica 6 luglio 2014

ESTATE AI 3 CIPRESSI

Campagna toscana - olio su tela
Panorama estivo
Sulle nostre colline è ormai estate piena: il sole e il caldo la fanno da padroni. Alle mille tonalità di verde degli alberi e dei cespugli e all'argento degli ulivi fanno da sfondo i gialli dei campi e dei prati, come nel quadro della Patrizia Borri 'Campagna toscana', olio su tela 60x30.
Il terrazzo dei 3 cipressi
Stuzzicante barbecue
Muciafora, i 3 cipressi e le colline
Le piccole fioriture spontanee punteggiano la campagna di giallo e di blu.

Ai 3 cipressi sul melograno dai bei vermigli fior cominciano a farsi vedere i frutti.
Per chi ama prendere il sole il nostro terrazzo panoramico offre relax e la possibilità di colazioni all'aperto o cenette davanti a quieti tramonti, magari rosolando bistecche e salsicce sul barbecue.

In casa, la frescura è assicurata dai climatizzatori.
Nello studio, la piccola biblioteca invita a stuzzicanti letture, con testi in italiano, in inglese e in francese.

Per i mattinieri, la collina apre i suoi panorami a fresche passeggiate tra boschi e uliveti.
Da noi, insomma, visitando la Toscana potete anche vivere alla maniera toscana, quella vera, quella di campagna, ritrovando atmosfere di una volta senza rinunciare alle comodità di oggi.

E' il nostro modo di intendere la vacanza: via dalla pazza folla ma al centro della Storia, della natura e di mille interessanti visite e attività. 

giovedì 26 giugno 2014

ICASTICA 2014, arte contemporanea ad Arezzo

Dal 15 Giugno al 31 Ottobre ad Arezzo.
Quaranta protagonisti dell’arte contemporanea internazionale in 40 sedi tra musei, palazzi, basiliche, piazze, vie, giardini della città antica. Dal 15 giugno al 31 ottobre 2014 il centro storico di Arezzo è tutto ICASTICA, kermesse dedicata alle arti ed alla contemporaneità quest’anno alla seconda edizione. Il ritorno è in grande stile, sotto la direzione di Fabio Migliorati per l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Arezzo, con la formula di sicuro successo “arte contemporanea prestigiosa a raffronto con quella del Cimabue, di Piero della Francesca e di Giorgio Vasari”. La manifestazione si snoda lungo un percorso di 4 km nel centro della città, tra storia ed eventi. Mission: demusealizzare l’arte e scoprire un modo diretto di vivere con essa.
ICASTICA significa “arte di rappresentare la realtà”. Icàstico - aggettivo, dal greco εἰκαστικός «rappresentativo», derivazione di εἰκάζω «rappresentare» - vuol dire infatti rappresentazione efficace, incisiva, sintetica.
L’edizione 2014 s’incentra sul tema del rinascere, secondo il criterio della “crisi positiva”, documentata in catalogo Grafiche Badiali. Restart è il titolo, per un progetto che va dall’archeologia - calchi umani da Ercolano, mummie egizie, urne e ombre etrusche, reperti della Firenze del 1966 - al multiforme linguaggio dell’attualità - con i lavori di Rashad Alakbarov, Barry X Ball, Per Barclay, Robert Barta, Carlo Bernardini, Daniel Canogar, Yves Dana, Wim Delvoye, Tim Ellis, Paolo Grassino, Antony Gormley, Damien Hirst, Julie Legrand, Javier Marin, Andrei Molodkin, Richard Nonas, Michelangelo Pistoletto, Pedro Cabrita Reis, Andres Serrano, Studio AFA, Pascale Marthine Tayou, Michal Trpak, Tatjana Valsang, Costas Varotsos, Fabio Viale, Brigitte Zieger e la coraggiosa novità di Promenade (walk in progress dei giovanissimi artisti aretini Valentino Carrai-Luca Mauceri-Carlo Trucchi).
Informazioni:
Segreteria Assessorato
0575/377852
seg.cultura@comune.arezzo.it
Ufficio Cultura
0575/377508
ufficiocultura@comune.arezzo.it
Ufficio Stampa
0575/377738
ufficiostampa@comune.arezzo.it
Il programma completo su:
Per la sua vicinanza al centro di Arezzo e la sua posizione tranquilla e collinare, la casa vacanze i 3 cipressi è una base molto comoda per godersi Icastica e le altre bellezze di Arezzo.

martedì 27 maggio 2014

Arezzo, la GIOSTRA del SARACINO

"Terra d'Arezzo, un cantico..."
E' l'inno della GIOSTRA DEL SARACINO, rievocazione storica delle "giostre a buratto medievali.
Due volte l'anno, a giugno e a settembre, Arezzo si veste dei colori degli antichi quartieri. Centinaia di figuranti, cavalli e cavalieri, armati e araldo, trombe e tamburi, rispondono alla "disfida" di Buratto re delle Indie: "Non più parole, omai, vo' vendicarmi: al campo, alla battaglia, all'armi!"
Ma è una tenzone pacifica, oggi, una prova di abilità e precisione dei cavalieri, preceduta dai giochi dei famosi sbandieratori d'Arezzo.
La rivalità fra i quartieri s'accende per le vie del centro storico e nella splendida cornice di Piazza Grande.
Sabato 21 giugno prossimo l'edizione più suggestiva, quella in notturna.
Chi risiede fuori della provincia di Arezzo può prenotare il biglietto on-line fino a venerdì 6 giugno. E-mail: giostradelsaracino@comune.arezzo.it
Maggiori particolari, informazioni, foto, video e il programma completo sullo splendido nuovo sito della Giostra http://www.giostradelsaracinoarezzo.it/
Naturalmente potete far base a I 3 CIPRESSI, che dista solo 7 km dal centro storico di Arezzo, godervi la serenità dei panorami collinari che circondano la città ed una giornata di festa che non dimenticherete più.



venerdì 16 maggio 2014

Storia di Muciafora

Dalle nostre parti anche un piccolo borgo, anche una casa isolata hanno spesso una storia antica da raccontare.
A Muciafora, secondo lo storico Angelo Tafi (*), sono stati rinvenuti un frammento di cornicione romano marmoreo ed una statua marmorea del dio pagano Vertumno, anche questa di epoca romana.
Muciafora - foto di Lucia Cheli
La cosa non deve stupire, se si considera l’importanza che per l’antica Roma ebbe l’intera piana a nord di Arezzo e le colline che le fanno corona. Un vasto accampamento accoglieva in epoca repubblicana  uno stanziamento fisso di oltre 20.000 soldati, a difesa del crinale appenninico, confine con la Gallia Cisalpina. La vicina Giovi deriva il nome da un grande tempio a Giove Statore, la villa di Sitorni dal dio Saturno, l’abitato di Monte Mercole da Mercurio, Petrognano dalla gens Petronia, la Chiassa, borgo e fiume, dal latino classis, richiamano l’esistenza dell’esercito dell’Urbe.
Ma seguiamo ancora il Tafi: nel medioevo Muciafora ebbe il suo castello con torre, ricordato nel 1211. Ed in effetti sussiste tutt’oggi una bella casa colonica con loggiato costruita a lato d’una torre o casa-torre medievale ancora ben visibile nonostante la sua riduzione d’altezza.
Il borgo - foto di Lucia Cheli
Nel XV sec. vi troviamo un convento, sulle cui strutture si fonda il nucleo storico del borgo.
Nel 1750 la famiglia Fabbroni vi edificò una cappella dedicata alla Presentazione della Vergine al Tempio, consacrata dal vescovo Marcacci, uno dei più importanti presuli della storia aretina.
Nei tempi moderni Muciafora ha avuto l’onore di essere cantata da Gabriele d’Annunzio. Si tratta di un solo verso, ma molto bello, con cui il poeta elogia l’uva matura di Muciafora “corcata al solatio del suolo arsiccio”. Solatio e suolo arsiccio sono davvero due condizioni per avere uva buona e buon vino.
Si narra che il vate abbia consumato qui nel 1906 una breve ma intensa storia d’amore con la contessa Giuseppina Mancini, l’Amaranta di tanti suoi versi.
Oggi Muciafora è un tranquillo borgo a metà collina, immerso nell’argento degli ulivi e contornato da boschi e vigne, che offrono rilassanti passeggiate e dolci panorami.

(*) Angelo Tafi, Immagine di Arezzo vol.II, pag.274, Calosci Ed., Cortona 1985.

sabato 3 maggio 2014

CORTONA - SEDUZIONE ETRUSCA

Cortona racchiude tutte le aspettative che il viaggiatore ha sulla Toscana; è un antico borgo ben conservato, arroccato su una collina che domina una valle verdeggiante con un piccolo assaggio del Lago Trasimeno. Il buon cibo e l’ottimo vino fanno riscoprire le tradizioni e la storia che la pietra serena delle imponenti mura racchiudono da secoli. Personaggi famosi e turisti internazionali continuano a scegliere la città come meta dei loro viaggi - accanto a centri come Firenze, Siena e Arezzo - per poter dire, una volta tornati a casa, di essere stati in Toscana.


Grande centro etrusco sede di una ristretta classe aristocratica, autocosciente del proprio ruolo regale e della propria egemonia, come testimoniano le imponenti tombe a tumulo, fu anche una perla dell’Umanesimo e del Rinascimento.
Il prestigio culturale della piccola città e le notevoli scoperte archeologiche, fecero eco nel ‘700 in tutta Europa e attirarono artisti, mecenati e rampolli dell’aristocrazia, soprattutto inglese, che scelsero Cortona come una delle mete del loro Grand Tour, come testimoniano numerosi diari di viaggio.
Il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona (MAEC) racconterà nella mostra Seduzione Etrusca. Dai segreti di Holkham Hall alle meraviglie del British Museum (22 marzo > 31 luglio 2014) il contributo secolare del popolo anglosassone alla riscoperta del popolo etrusco, avvenuta nella più ampia cornice dell’attrazione per la Toscana.
Partendo da i 3 cipressi, potrete raggiungere Cortona in circa 45 minuti di una bella strada sospesa tra la fertile Valdichiana e le colline che le fanno corona. Prima di arrivare a Cortona da visitare anche il borgo di Castiglion Fiorentino.

domenica 27 aprile 2014

ANGHIARI

Classificato tra i Borghi più belli d'Italia, il nucleo storico di Anghiari si affaccia in posizione straordinariamente panoramica sulla valle del Tevere.
Cinto da una cerchia intatta di mura antiche, conserva edifici vicoli e piazzette d'impronta medievale e rinascimentale. Ad ogni passo offre scorci suggestivi e angoli romantici.
Botteghe artigiane, negozietti d'antiquariato e trattorie tipiche rendono la visita indimenticabile. Ogni anno, tra aprile e maggio, vi si tiene una rinomata mostra mercato di artigianato.
Nella sua storia millenaria spiccano un evento e un personaggio, ambedue del XV sec.:
- La Battaglia d'Anghiari (29 giugno 1440) tra Fiorentini e Milanesi: la battaglia d'un morto solo! Di essa si conserva un disegno di Rubens ricavato da quelli celebri di Leonardo da Vinci per un grande affresco in Palazzo Vecchio a Firenze.
- Baldo Bruni, detto Baldaccio d'Anghiari, signore del castello di Sorci e celebre Capitano di ventura al soldo dei Fiorentini, da questi ucciso a tradimento il 6 settembre 1441.
Pievi e castelli punteggiano il territorio di Anghiari. Colline fiumi e aree protette invitano a rilassanti escursioni nella natura.
Nelle vicinanze potrete visitare i più bei siti della Valtiberina Toscana:
- Caprese Michelangelo, terra natale del grande pittore scultore e architetto;
- Monterchi e Sansepolcro con i capolavori di Piero della Francesca.
Partendo a i 3 cipressi, 20 km di una bella strada panoramica, superato il basso valico della Libbia, vi condurranno ad Anghiari in meno di mezzora.
Info:

sabato 19 aprile 2014

L'oro nei secoli - mostra

L'ORO NEI SECOLI
Mostra
Basilica di San Francesco di Arezzo
Dal 16 aprile al 2 novembre.

La mostra presenta, attraverso un’importante selezione di gioielli, di documenti d’archivio, e un avveniristico allestimento multimediale, che fa letteralmente “prendere vita” ad alcuni celebri dipinti, la storia dell’oreficeria italiana nel XIX secolo.
Info su http://www.museistataliarezzo.it/mostre-eventi


MUSA - Musei Statali di Arezzo
MUSA, Musei Statali di Arezzo, comprende la Basilica di San Francesco, Casa Vasari, il Museo Gaio Cilnio Mecenate, il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna.

giovedì 27 marzo 2014

Primavera ai 3 cipressi

Sulle nostre colline è arrivata la primavera. Per prima è la mimosa con i suoi stupendi grappoli di fiori gialli ad annunciare la nuova stagione. Pianta delicata ma insospettabilmente vigorosa, come la donna, cui è dedicata e a cui viene offerta l'8 marzo. Con lei fiorisce di bianco il viburno e sui prati le margherite. Subito dopo si sveglia la rustica forsizia e il rosmarino aromatico. Sulle querce giovani spuntano le prime foglie. Sistemate le viti, è l'ora di potare gli olivi: alla fine fa un po' impressione vederli così spogli, ma la nuova stagione li vedrà presto tornare vigorosi e ricchi di fiori. In cantina si "muta" il vino per l'ultima volta: ormai è pronto per la nostra tavola.

venerdì 10 gennaio 2014

In Toscana per vacanza per lavoro o per affari? Ecco il posto che fa per te! Nella quiete delle colline punteggiate da olivi, i 3 cipressi è una villetta singola di nuova costruzione, dotata di ogni confort. Dispone di ampio soggiorno/pranzo, studio, 5 posti letto in tre camere, tre bagni con doccia, garage. A soli 7 Km da Arezzo, è un'ottima base per visitare la Toscana interna, ma anche la vicina Umbria.

In Tuscany for holiday, work or business? We have the perfect accommodation for you! In the tranquillity of Tuscan hills, among the olive trees, i 3 cipressi is a newly built detached house with all the comfort needed. It features a large livingroom/kitchen/dining area, studio, 3 bedrooms (1 single, 1 twin, 1 double), 3 bathrooms with shower and a garage. At just 7km from Arezzo, it is in a perfect position to reach any place in Tuscany and Umbria.


En Toscane pour des vacances, travail ou affaires? Voila votre maison! Dans la tranquillité des collines toscanes, i 3 cipressi est une petite maison de campagne complètement équipée. Grande salle de séjour/salle à manger, cabinet, 3 chambres (1 lit double et 3 à une place), 3 salles de bains dotés de douche, garage. La ville d'Arezzo est à seulement 7km. Sa position est perfecte pour visiter soit la Toscane que l'Ombrie.