giovedì 20 agosto 2015

IL POLIFONICO

Leggiamo in "Arezzo Notizie" del 30 luglio 2015:
Dal 23 al 30 agosto, Arezzo sarà la capitale della polifonia, confermando la sua vocazione di Città della Musica. La 63° edizione del Concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo è infatti alle porte!
Concerto in Piazza San Domenico 
L’agosto aretino vedrà una fortunata serie di concerti corali, performance e sfide che animeranno il centro della città:“Il Festival Internazionale Corale di Canto Popolare” che quest’anno si svolgerà nella suggestiva scalinata della cattedrale, il“Guidoneum Festival”, il 42° “Concorso Internazionale di Composizione Guido d’Arezzo”, il “Gran Premio Città di Arezzo” al cui gruppo vincitore sarà consegnata una delle dieci copie de “La Mano” del noto scultore Mimmo Paladino. E ancora, la settimana della grande kermesse corale godrà poi degli ormai tradizionali appuntamenti, tra cui la serata dedicata alle produzioni del Liceo Musicale F. Petrarca, i concerti e le masterclass della Scuola Superiore per Direttori di Coro e la collaborazione con l’Associazione Cori della Toscana.

Concerto nella Pieve di Santa Maria
Varie le sedi che accoglieranno questa manifestazione: dal gioiello architettonico di Santa Maria della Pieve alla Badia delle Sante Flora e Lucilla che rappresenta uno dei più ricchi scrigni artistici della città. Per il concorso internazionale, Arezzo vedrà quindi sfidarsi i migliori cori di diverse città del mondo: Zagreb (Croazia), Imus Cavite (Filippine), Tsu City (Giappone), Errenteria e Onati (Spagna), Budapest, Veszprém e Debrecen (Ungheria). L’evento aretino si chiuderà sabato 29 agosto con la premiazione dei vincitori del concorso, a seguire il giorno successivo un coro partecipante canterà durante la celebrazione liturgica in pieve. I concorsi sono valutati da giurie costituite dai migliori musicisti e maestri di coro del panorama mondiale, in omaggio a una tradizione che ha visto tra i giurati personalità di prestigio assoluto, basti pensare al presidente di giuria della 1° edizione del 1952: Arturo Benedetti Michelangeli.

domenica 2 agosto 2015

DA VEDERE: LA CATTEDRALE DI AREZZO

La Cattedrale di Arezzo
L'imponente chiesa che domina il profilo della città e la cuspide affilata che sormonta il suo campanile catturano l'attenzione del visitatore che arriva dall'autostrada, il biglietto da visita di Arezzo. Il modo migliore per apprezzare il monumento è lasciare la'auto nel parcheggio "Pietri", sotto le mura medievali sul lato nord della città, salire con le scale mobili fino ad uscire direttamente davanti alla facciata del duomo.
La Cattedrale, vista notturna
Le sue pietre raccontano una storia lunga più di sette secoli, cominciata nel 1276, quando papa Gregorio X, morto ad Arezzo, lasciò al vescovo Guglielmino degli Ubertini un generoso contributo per la sua costruzione. La notte di Natale del 1288, quando il vescovo la consacrò, la città si ritrovò ad avere ben tre cattedrali!
La più antica sorgeva sul colle di Pionta, che allora si trovava fuori delle mura cittadine ed era circondata da una propria cinta: un vero fortilizio per il vescovo, spesso in lotta con le autorità comunali. Fu rasa al suolo nel Cinquecento per motivi militari. Ne restano delle vestigia, visibili dopo alcune recenti campagne di scavo.
La Cattedrale vista da nord
Non ci sono invece tracce della cattedrale urbana di San Pietro, che fu abbattuta nel XIV sec. per consentire il completamento della cattedrale di Guglielmino. Non fu lui però ad ordinarne la distruzione, benché la giudicasse brutta e malridotta. Guglielmino infatti era morto nel giugno del 1289, guidando l'esercito di Arezzo contro i guelfi fiorentini nella disastrosa battaglia di Campaldino, presso Poppi in Casentino.
La costruzione della sua cattedrale e dell'addobbo interno continuarono a più riprese nel corso dei secoli, fino alla prima metà del XX sec. quando fu apposta la facciata e la cuspide del campanile.
Scoprirne l'interno significa immergersi nella storia di Arezzo e dell'arte italiana e toscana dal medioevo ad oggi.
L'abside e il campanile - foto Paomar
La sontuosa cappella laterale, in uno stile affatto diverso dal resto della cattedrale, risale alla fine del Settecento, dopo il miracolo della Madonna del Conforto, eletta da allora patrona della città.
Dopo la visita si può godere di una bella passeggiata nel parco del "Prato", proprio dietro l'abside, con al centro il grande monumento al Petrarca, e poi salire alla Fortezza, altro punto di forza del centro storico aretino, da non mancare.
Da I 3 Cipressi dista solo 7 km.

Per approfondire: "Il Duomo di Arezzo" di Franco Paturzo, foto di Gianni Brunacci - Letizia Editore - 2011