Sulle
colline toscane si avvicina l’ora della vendemmia e del vino novello.
Il
vino non è solo una bevanda, un prodotto. In molti luoghi del mondo e fin dall’antichità
è cultura e poesia, la vite è paesaggio e simbolo.
Colline dorate, baciate dal sole, che
indugia caldo, generoso a granire acini sodi canta una poetessa senese contemporanea, Maria Teresa Santalucia
Scibona.
Francesco
Redi, poeta aretino del ‘600, nel suo Bacco in Toscana, diceva che il dio del vino fermato avea l’allegro
soggiorno ai colli etruschi intorno e cantava del vitigno, sì benigno, che vermigliuzzo, brillantuzzo, fa superbo l’Aretino
che lo alleva in Tregozzano e tra i sassi di Ciggiano.
Giovanni
Pascoli, a fine ‘800, rifletteva: Dicesti
il tempo è bello ma non dura, e vendemmiasti.
E
Baudelaire: L’anima del vino cantava: so
bene quanta pena, quanto sudore occorra sulla collina in fiamme, sotto il sole
cocente.
Prima
di lui Dante Alighieri: Guarda il calor
del sole che si fa vino.
Anticamente
Orazio esclamava: Nunc est bibendum!
Ora bisogna bere! E Omero: Il vino pazzo
spinge anche l’uomo saggio a intonare una canzone.
L’eco
di quelle odi è giunto fino a noi attraverso
i secoli e mille sono le citazioni
possibili:
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I 3 cipressi: viti e ulivi alla vecchia maniera |
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E' l'ora di vendemmiare |
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Vigne e ulivi sulle colline di Muciafora |
C’è saggezza nel vino (Jack Kerouac); A Bacco, all’amicizia sacro i venturi giorni (Giuseppe Parini); Bevvi avidamente un’anfora di vino
(Anacreonte – VI sec. a.C.); La felicità,
come un vino pregiato, va assaporata sorso a sorso (Feuerbach); Grande è la fortuna di colui che possiede
una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico (Molière); Un buon vino è come un buon film: dura un
istante e ti lascia in bocca un sapore di gloria (Federico Fellini); Amo sulla tavola, quando si conversa, la
luce di una bottiglia di intelligente vino (Pablo Neruda); Il vino raggiunge la bocca e l’amore
raggiunge gli occhi (W.B.Yeats); Ha
tre grappoli la vite: bevi del primo il limpido piacere, bevi dell’altro l’oblio
breve e mite, e più non bere (Pascoli)… e potremmo riempire pagine e
pagine.
Sul
vino, sull’uva si fonda la saggezza di molti proverbi toscani:
Il vecchio pianta la vigna, e il
giovane la vendemmia.
Un canestro d’uva non fa vendemmia.
Ramo corto, vendemmia lunga.
La vigna pampinosa fa poca uva.
Gabriele
d’Annunzio lodava l’uva matura di Muciafora corcata
al solatio d’un suolo arsiccio.
Ed
allora l’autunno che inizia è una bella stagione per passare qualche giorno su
queste colline, tra le viti e in compagnia di un buon bicchiere.
Poi scivolammo tra valli fiorite,
dove all’ulivo si abbraccia la vite
(Fabrizio de André, La Buona Novella, Il sogno di Maria).