lunedì 22 settembre 2014

DOVE ALL’ULIVO SI ABBRACCIA LA VITE

Sulle colline toscane si avvicina l’ora della vendemmia e del vino novello.
Il vino non è solo una bevanda, un prodotto. In molti luoghi del mondo e fin dall’antichità è cultura e poesia, la vite è paesaggio e simbolo.
Colline dorate, baciate dal sole, che indugia caldo, generoso a granire acini sodi canta una poetessa senese contemporanea, Maria Teresa Santalucia Scibona.
Francesco Redi, poeta aretino del ‘600, nel suo Bacco in Toscana, diceva che il dio del vino fermato avea l’allegro soggiorno ai colli etruschi intorno e cantava del vitigno, sì benigno, che vermigliuzzo, brillantuzzo, fa superbo l’Aretino che lo alleva in Tregozzano e tra i sassi di Ciggiano.
Giovanni Pascoli, a fine ‘800, rifletteva: Dicesti il tempo è bello ma non dura, e vendemmiasti.
E Baudelaire: L’anima del vino cantava: so bene quanta pena, quanto sudore occorra sulla collina in fiamme, sotto il sole cocente.
Prima di lui Dante Alighieri: Guarda il calor del sole che si fa vino.
Anticamente Orazio esclamava: Nunc est bibendum! Ora bisogna bere! E Omero: Il vino pazzo spinge anche l’uomo saggio a intonare una canzone.
L’eco di quelle odi è giunto fino a noi attraverso
I 3 cipressi: viti e ulivi alla vecchia maniera
E' l'ora di vendemmiare 
Vigne e ulivi sulle colline di Muciafora
i secoli e mille sono le citazioni possibili:
C’è saggezza nel vino (Jack Kerouac); A Bacco, all’amicizia sacro i venturi giorni (Giuseppe Parini); Bevvi avidamente un’anfora di vino (Anacreonte – VI sec. a.C.); La felicità, come un vino pregiato, va assaporata sorso a sorso (Feuerbach); Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico (Molière); Un buon vino è come un buon film: dura un istante e ti lascia in bocca un sapore di gloria (Federico Fellini); Amo sulla tavola, quando si conversa, la luce di una bottiglia di intelligente vino (Pablo Neruda); Il vino raggiunge la bocca e l’amore raggiunge gli occhi (W.B.Yeats); Ha tre grappoli la vite: bevi del primo il limpido piacere, bevi dell’altro l’oblio breve e mite, e più non bere (Pascoli)… e potremmo riempire pagine e pagine.
Sul vino, sull’uva si fonda la saggezza di molti proverbi toscani:
Il vecchio pianta la vigna, e il giovane la vendemmia.
Un canestro d’uva non fa vendemmia.
Ramo corto, vendemmia lunga.
La vigna pampinosa fa poca uva.
Gabriele d’Annunzio lodava l’uva matura di Muciafora corcata al solatio d’un suolo arsiccio.
Ed allora l’autunno che inizia è una bella stagione per passare qualche giorno su queste colline, tra le viti e in compagnia di un buon bicchiere.

Poi scivolammo tra valli fiorite, dove all’ulivo si abbraccia la vite (Fabrizio de André, La Buona Novella, Il sogno di Maria).